Qualunque affare
del mondo, perché abbia buon riuscimento conviene che cominci da Dio, che è il
Padrone di tutti gli eventi. E ciò si fa coll'invocare preventivamente il suo
santo ajuto. Così fece Davide prima di agitare la sua fionda per abbattere il
gigante Golia. Così fece Giuditta prima di vibrare quel colpo che, troncando il
capo a Oloferne, doveva salvare tutta Betulia. E così fanno tutti i buoni
cristiani, facendosi il segno della Croce al principio d'ogni azione di qualche
rilievo. Quanto più adunque deve ciò farsi al principio dell'anno, ch'è il
principio d'innumerevoli azioni? Tanto più che Dio è sempre stato geloso delle
primizie, volendo con esse venir da noi riconosciuto per unico Autore di ogni
bene; quindi ordinò nel Levitico che, al primo mietersi delle nuove biade, Gli
si offerissero in sacrificio due pani formati col grano novello. Quanto più adunque,
sul cominciare dell'anno, esigerà Egli le primizie della nostra divozione, del
nostro spirito.
Per determinarci a
una speciale santificazione di questo primo giorno, convien riflettere al nuovo
debito che ognuno contrae in oggi con Dio, essendo per sua sola benignità che
ci è concesso di vivere ancora in quest'anno mentre, per l'abuso fatto degli
anni antecedenti, noi meritammo d'aver troncata la nostra vita. È bene anche
considerare che quest'anno potrebbe per noi essere l'ultimo in cui il Signore
voglia soffrire la nostra malvagità ed aspettarci a penitenza, facendo con noi
come fece con quell'albero di fico infruttuoso descritto al capo 13 di San
Luca. Avealo il padrone condannato alla scure ed alle fiamme in pena del non
aver esso per tre anni continui reso alcun frutto. Ma, per le preghiere del
vignaiuolo, s'accontentò d'aspettare un altro anno per vedere se con nuova
coltura potesse rendersi fruttuoso. Nell'istessa guisa il Signore, dopo aver
sopportato tanti anni la nostra vita sterile affatto di ogni bene e solo
feconda di colpe, ci concede adesso quest'altro anno, affinché ci ravvediamo
dei nostri falli, e corrispondiamo con fervore a tanti suoi beneficj. Diciamo
dunque con Davide: - Ho fatta la mia risoluzione - Voglio proprio cominciare
davvero ed essere buono! Ego dixi, nunc coepi. Anno nuovo. Vita nuova!
A questo intento
sono utilissime le pratiche seguenti:
1. prolungar le proprie orazioni
per implorar il divino ajuto;
2. comunicarsi con gran divozione;
3. dare in limosina tante monete
quanti sono gli anni della propria vita, oppure recitare altrettanti Pater ed
Ave onde ringraziare il Signore d'averci finora conservati;
4. fare le proteste le più sincere
di una vita tutta piena di opere buone a santificazione di sé, e ad edificazione
del proprio prossimo.
Tanto più che a
questa vita tutta piena di opere buone c'invita oggi la Chiesa col metterci
sott'occhio il mistero della Circoncisione. Gesù Cristo essendo Dio, avrebbe
potuto sottrarsi a questa dolorosa ed umiliante cerimonia mosaica. Tuttavia
Egli volle sottomettervisi per più ragioni che meritano di essere attentamente
considerate:
1. per abolire in modo onorevole un
rito instituito da Dio medesimo onde distinguere, fino alla Nuova Alleanza, da
tutte le altre nazioni il suo popolo;
2. per mostrare che il corpo da Lui
assunto in unità di persona col divin Verbo era un corpo vero e reale, non già
apparente e fantastico come sognarono certi eretici;
3. per mostrare ch'Egli non solo
era Figliuolo dell'uomo, ma dell'uomo dalla stirpe del quale doveva venire il
Messia;
4. per insegnare a noi, non solo a
sottomettersi volentieri alle leggi che ci obbligano strettamente, ma ancora a
cercare spontaneamente le umiliazioni e i patimenti;
5. per darci, fin dai primi suoi
giorni, il pegno più certo del suo amore, cominciando appena nato a patire e
versar sangue per la nostra salute;
6. per insegnarci fin da principio
la virtù fondamentale della vita cristiana, ch'è la circoncisione del cuore
per cui si intende la mortificazione di ogni scorretto appetito.
Secondo
l'asserzione di Durando, che scriveva nel secolo decimoterzo, anticamente si
usava in questo giorno di celebrare due Messe: l'una della Circoncisione per
festeggiare il Mistero, e l'altra della Madonna per esprimere la propria riconoscenza
a Colei la quale ebbe tanta parte nei misteri del divin suo Figlio. Facciamoci adunque un dovere d'onorare in modo speciale la Santa Vergine Maria
mettendoci con nuove proteste sotto la sua protezione.
In molti luoghi si
costuma in questo giorno distribuire a ciascuno degli intervenienti alla
Dottrina l'immagine di un Santo, onde serva di speciale protettore per tutto
l'anno. Facciamo la debita stima di un'usanza sì bella, ricordandoci che in
ogni Santo che la Provvidenza ci dà per protettore noi abbiamo un modello, un
avvocato ed un giudice. Un Modello
di cui dobbiamo imitare la virtù; un Avvocato
di cui dobbiamo con gran fiducia implorare il patrocinio; un Giudice di cui dobbiamo temere i
rimproveri quando avessimo trascurato di imitarne le virtù e implorarne
l'assistenza.
Quando si facciano
tutte queste considerazioni si sentirà stretto dovere di realizzare il detto di
sopra: Anno nuovo. Vita nuova!
(Manuale di Filotea di Mons. Giuseppe Riva, Bertarelli, Milano 1901)
(Manuale di Filotea di Mons. Giuseppe Riva, Bertarelli, Milano 1901)
ORAZIONE
PER IL PRIMO GIORNO DELL'ANNO
Che sarà di me, o
mio Dio, in quest'anno, a cui per vostra misericordia do lietamente principio, in questo giorno? Avrò io la sorte di aggiungerlo intero ai molti altri che già
m'avete concessi, o sarà quello che chiuderà il corso della mia vita a cui terrà
dietro il terribil passaggio dal tempo all'eternità? Voi solo che siete
l'arbitro sovrano di tutti i tempi, sapete tutto quello che ha d'avvenirmi: io
non so altro se non che colla mia passata condotta ho meritato d'essere le
mille volte cancellato dal numero dei viventi, e sepolto nel baratro dei reprobi: quindi non cesserò mai di lodare e di benedire la vostra misericordia,
che si compiacque di sottrarmi ai rigori della vostra giustizia, e di farmi
parte di quei favori che si dovrebbero solamente a chi vi serve con fedeltà. E,
siccome per nostro bene avete nascosto a noi tutti il momento da Voi stabilito
per chiamarci al vostro giudizio, così fate che io approfitti di quest'incertezza per viver sempre in conformità ai vostri santi comandamenti, e così
prepararmi propizia la gran sentenza che dee fissare la mia sorte per tutta
quanta l'eternità. Ma, cosa sono io, o Signore, senza l'ajuto della vostra
grazia, se non un terreno arido e secco, che non produce che triboli e spine?
Piovete adunque sopra di me questa misteriosa rugiada, onde, benedetto da Voi,
possa col successo il più felice, applicarmi all'estirpamento di tutti gli abiti
peccaminosi che mi dominarono fino al presente, all'acquisto di tutte quelle
virtù che ho finora trascurate, alla pratica di tutte quelle opere che sono
indispensabili all'assicurazione della mia eterna salvezza. La sanità del mio
corpo, la prosperità dei miei interessi, la preservazione di tutti i mali che
possono in qualche maniera o molestare la mia persona, o alterare la mia sorte,
io le rimetto intieramente nelle vostre mani, ben persuaso che Voi non mi
lascerete mancare giammai quanto mi può essere vantaggioso, e terrete sempre da
me lontano tutto quello che può compromettere la mia santificazione o la mia
salute.
Siccome però le mie preghiere sono troppo miserabili, così, ad assicurarmi il conseguimento di tutte queste grazie, interponete Voi, o gran Vergine, la vostra potentissima mediazione; tenetemi sempre sotto il manto del vostro amorevole patrocinio: fate sempre le parti d'avvocata per me; amatemi sempre qual vostro figlio, e non permettete giammai che un solo istante io mi raffreddi nel vostro santo servizio, giacché sarebbe questo un declinare dalla strada sicura per cui si giunge a salvamento.
Angelo mio Custode, che già da tanti anni vegliate amorosamente sopra di me, non permettete che io contristi di nuovo il vostro amantissimo cuore e il vostro purissimo sguardo coll'assecondare, come per lo passato, le mie disordinate passioni. Rispetti sempre la vostra presenza; ascolti sempre i vostri consigli; e tema sempre le vostre minacce, giacché voi non cercate altro che il vero mio bene temporale ed eterno.
Santi tutti del cielo, e specialmente Voi che vi trovaste già nel mio stato, Voi il di cui nome io porto, Voi che la Provvidenza mi ha assegnato a particolari Protettori in quest'anno, ottenetemi colla vostra intercessione che, camminando sempre fedele nella strada da voi già percorsa, tanto più acquisti di merito quanto più mi è dato di vita, e, a somiglianza delle Vergini prudenti, vivendo sempre in aspettazione dell'arrivo dello Sposo, tenga sempre ben allestita la lampada misteriosa della fede, della carità e delle buone opere, senza di cui non è possibile partecipare al convito a cui foste già ammessi, e che sarà sempre fecondo delle più squisite delizie per tutta quanta l'eternità.
Siccome però le mie preghiere sono troppo miserabili, così, ad assicurarmi il conseguimento di tutte queste grazie, interponete Voi, o gran Vergine, la vostra potentissima mediazione; tenetemi sempre sotto il manto del vostro amorevole patrocinio: fate sempre le parti d'avvocata per me; amatemi sempre qual vostro figlio, e non permettete giammai che un solo istante io mi raffreddi nel vostro santo servizio, giacché sarebbe questo un declinare dalla strada sicura per cui si giunge a salvamento.
Angelo mio Custode, che già da tanti anni vegliate amorosamente sopra di me, non permettete che io contristi di nuovo il vostro amantissimo cuore e il vostro purissimo sguardo coll'assecondare, come per lo passato, le mie disordinate passioni. Rispetti sempre la vostra presenza; ascolti sempre i vostri consigli; e tema sempre le vostre minacce, giacché voi non cercate altro che il vero mio bene temporale ed eterno.
Santi tutti del cielo, e specialmente Voi che vi trovaste già nel mio stato, Voi il di cui nome io porto, Voi che la Provvidenza mi ha assegnato a particolari Protettori in quest'anno, ottenetemi colla vostra intercessione che, camminando sempre fedele nella strada da voi già percorsa, tanto più acquisti di merito quanto più mi è dato di vita, e, a somiglianza delle Vergini prudenti, vivendo sempre in aspettazione dell'arrivo dello Sposo, tenga sempre ben allestita la lampada misteriosa della fede, della carità e delle buone opere, senza di cui non è possibile partecipare al convito a cui foste già ammessi, e che sarà sempre fecondo delle più squisite delizie per tutta quanta l'eternità.
Pater,
Ave, Gloria, Salve Regina, Angele Dei.
Indi
si recita, o col popolo in pubblica funzione, o privatamente, il Veni Creator, per invocare lo Spirito
Santo.
Prima stropha hymni sequentis dicitur
flexis genibus.
Veni,
Creátor Spíritus,
Mentes
tuórum vísita,
Imple
supérna grátia,
Quae
tu creásti péctora.
Qui
díceris Paráclitus,
Altíssimi
donum Dei,
Fons
vivus, ignis, cáritas,
Et
spiritális únctio.
Tu
septifórmis múnere,
Dígitus
patérnae déxterae,
Tu
rite promíssum Patris,
Sermóne
ditans gúttura.
Accénde
lumen sénsibus:
Infúnde
amórem córdibus:
Infírma
nostri córporis
Virtúte
firmans pérpeti.
Hostem
repéllas lóngius,
Pacémque
dones prótinus;
Ductóre
sic te praevio
Vitémus
omne nóxium.
Per
Te sciámus da Patrem
Noscámus
atque Fílium,
Teque
utriúsque Spíritum
Credámus
omni témpore.
Deo
Patri sit glória,
Et
Fílio, qui a mórtuis
Surréxit,
ac Paráclito,
In
saeculórum saecula.
Amen.
℣.
Emitte Spiritum tuum et creabuntur
℞.
Et renovabis faciem terrae.
℣.
Dómine, exaudi orationem meam.
℞.
Et clamor meus ad te veniat.
℣.
Dóminus vobíscum.
℞.
Et cum spíritu tuo.
Orémus.
Deus,
qui corda fidélium Sancti Spíritus illustratióne docuísti: da nobis in eódem
Spíritu recta sápere; et de ejus semper consolatióne gaudére.
Dómine
Deus omnípotens, qui ad princípium hujus anni nos perveníre fecísti: tua nos
hódie salva virtúte; ut in hoc anno ad nullum declinémus peccátum, sed semper
ad tuam justítiam faciéndam nostra procédant elóquia, dirigántur cogitatiónes
et ópera. Per Christum Dóminum nostrum. Amen.
|
La prima strofa del seguente
inno si dice inginocchiati.
Vieni,
o Spirito Creatore,
visita
le menti dei tuoi fedeli,
e
riempi della grazia celeste
i
cuori che tu creasti.
Tu,
che sei chiamato il Paraclito,
il
dono di Dio Altissimo,
sorgente
(d'acqua) viva, fuoco, carità
e spirituale unzione.
Tu
largitore dei sette doni,
dito
della destra del Padre,
tu
il vero promesso del Padre,
che
arricchisci di favelle le bocche.
Sii
luce ai sensi:
infondi
amor nei cuori:
l'infermità
del nostro corpo
solleva
con perenne virtù.
Fuga
lungi il nemico,
la
pace donaci presto;
così,
dietro te duce,
eviteremo
ogni cosa nociva.
Per Te fa' che conosciamo il Padre,
che conosciamo anche il Figlio e,
che Te Spirito procedente da entrambi
crediamo in ogni tempo.
A
Dio Padre sia gloria,
e
al Figlio, che da morte
risuscitò, e al Paraclito,
per
i secoli dei secoli.
Amen.
℣.
Manda il tuo Spirito per una nuova creazione.
℞.
E rinnoverai la faccia della terra.
℣.
O Signore, esaudisci la mia preghiera.
℞.
E il mio grido giunga fino a Te.
℣.
Il Signore sia con voi.
℞.
E con il tuo Spirito.
Preghiamo.
O
Signore, che hai istruito i cuori dei fedeli con la luce dello Spirito Santo,
donaci di gustare nello stesso Spirito la verità e di godere sempre della sua
consolazione.
Signore
Dio onnipotente, che ci hai fatti pervenire al principio di questo anno:
difendici oggi colla tua potenza, affinché in questo anno non ci pieghiamo ad
alcun peccato, ma ad operare secondo la tua giustizia siano sempre rivolte le
nostre parole, siano diretti i nostri pensieri ed azioni. Per Cristo Signore
nostro. Amen.
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