mercoledì 23 gennaio 2019

Festa del castissimo Sposalizio della Beata Vergine Maria con San Giuseppe

Doppio maggiore.
Paramenti bianchi.

Il mistero che la Santa Chiesa ci fa venerare in questa festa, è chiaramente esposto nell'Evangelium proprio della Messa. Notiamo che la liturgia venera insieme la Santissima Vergine e San Giuseppe, accordando a questi una commemorazione privilegiata. Così in essa è onorata anche la virtù e la santità del Giusto, scelto da Dio come Custode della Vergine Immacolata e Padre putativo del Bambino Gesù.
La commemorazione dello Sposalizio verginale tra Maria e Giuseppe nacque in Francia dove ebbe per promotore Giovanni Gersone († 1429). La festa fu concessa da papa Leone X alle Suore dell'Annunciazione nel 1517. Di seguito ottennero la stessa concessione i Francescani, i Serviti e i Cistercensi. La prima diocesi che celebrò la festa dello Sposalizio fu quella francese di Arras dove vi si celebrò dal 23 gennaio 1556. Nel 1678 fu concessa all'Austria e nel 1780 alla Spagna. Nel 1784 in ringraziamento della vittoria di Vienna fu estesa a tutto l'Impero. Nel 1689 fu introdotta in Terra Santa, nel 1720 in Toscana e nel 1725 negli Stati Pontifici. La Santa Chiesa latina tradizionalmente celebra questa festa il 23 gennaio, il 26 novembre nei paesi di lingua spagnola.
(Cfr. Festa del castissimo Sposalizio della beata Vergine Maria con san Giuseppe, blog Sardinia Tridentina)

Sermone di San Bernardo, Abate.
Dall'omelia 2 sul Missus.
Occorreva che il mistero del divino consiglio fosse per qualche tempo celato al principe del mondo: non che Dio, se volesse fare la sua opera manifestamente, avrebbe timore di poter essere impedito da quello; ma, poiché lo stesso Dio, che non solo potentemente, ma anche sapientemente, qualsiasi cosa volle, fece, come in tutte le sue opere fu solito conservare qualsiasi cosa, o le armonie dei tempi per la bellezza dell'ordine, così in questa quanto più magnifica opera sua della nostra senza dubbio riparazione, volle mostrare non tanto la sua potenza, ma anche la sua prudenza.
Era, dunque, conveniente, che disponesse soavemente anche tutte le cose, celesti appunto e terrene, poiché sia da quel momento stornando l'irrequieto, stabilisse in pace gli altri, sia questi che avrebbe debellato il geloso, ci lasciasse certamante un esempio necessario migliore di sua umiltà e mansuetudine; e che fosse fatto dal governo mirabile della sapienza, cosicché apparisse soave ai suoi, e forte ai nemici.
Cosa gioverebbe che il diavolo fosse vinto da Dio, lasciandoci superbi? Necessariamente dunque Maria è promessa in matrimonio a Giuseppe, giacché per mezzo di esso sia è nascosto il santo dai violenti, sia la verginità è comprovata dallo sposo, e tanto si ha riguardo della modestia della vergine, quanto si provvede alla sua fama. Cosa più sapiente, cosa più degno della divina provvidenza? Per un solo siffatto consiglio, ai segreti celesti un testimone è ammesso, il nemico è escluso, e l'integra fama della Vergine Madre è conservata.


Girolamo Romani detto Romanino, Sposalizio della Vergine,
Palazzo Martinengo Villagana, Brescia (Lombardia), 1540-1545.


L'Introitus è ricavato dagli scritti di Sedulio, poeta cristiano del V secolo, che consacrò la sua penna a celebrare Nostro Signore Gesù Cristo.

INTROITUS
Sedulius. Salve, Sancta Parens, eníxa puérpera Regem: qui coelum terrámque regit in saecula saeculorum. Ps 44:2. Eructávit cor meum verbum bonum: dico ego ópera mea Regi. ℣. Glória Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto. ℞. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, et in saecula saeculórum. Amen. Salve, Sancta Parens, eníxa puérpera Regem: qui coelum terrámque regit in saecula saeculorum.

Sedulius. Salve, o Madre Santa, che hai dato alla luce il Re, che governa il cielo e la terra nei secoli dei secoli. Ps 44:2. Erompe dal mio cuore una fausta parola: io canto le mie opere al Re. ℣. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. ℞. Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Salve, o Madre Santa, che hai dato alla luce il Re, che governa il cielo e la terra nei secoli dei secoli.

Gloria

ORATIO
Orémus.
Fámulis tuis, quaesumus, Dómine, coeléstis grátiae munus impertíre: ut, quibus Beátae Vírginis partus éxstitit salútis exórdium; Desponsatiónis ejus votíva solémnitas pacis tríbuat increméntum. Per Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Signore, Te ne preghiamo, concedi ai tuoi servi il dono della grazia celeste, affinché, a quanti il parto della beata Vergine fu principio di salvezza, la votiva festa del suo sposalizio procuri incremento di pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Si fa la commemorazione di San Giuseppe, Sposo della Beata Vergine Maria e Confessore.

Orémus.
Sanctíssimae Genitrícis tuae Sponsi, quaesumus, Dómine, méritis adjuvémur: ut, quod possibílitas nostra non óbtinet, ejus nobis intercessióne donétur: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Ti preghiamo, o Signore, di essere aiutati dai meriti dello Sposo della tua Santissima Madre: ciò che noi non possiamo ottenere, ci sia concesso per la sua intercessione: Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

La Santa Chiesa applica a Maria Santissima quello che Salomone disse della Sapienza, perché la Beata Vergine Maria è la Madre del Verbo che è la Sapienza del Padre.

LECTIO
Léctio libri Sapiéntiae.
Prov 8:22-35.
Dóminus possedit me in inítio viárum suárum, ántequam quidquam fáceret a princípio. Ab aetérno ordináta sum, et ex antíquis, ántequam terra fíeret. Nondum erant abýssi, et ego jam concépta eram: necdum fontes aquárum erúperant: necdum montes gravi mole constíterant: ante colles ego parturiébar: adhuc terram non fécerat et flúmina et cárdines orbis terrae. Quando praeparábat coelos, áderam: quando certa lege et gyro vallábat abýssos: quando aethera firmábat sursum et librábat fontes aquárum: quando circúmdabat mari términum suum et legem ponébat aquis, ne transírent fines suos: quando appendébat fundaménta terrae. Cum eo eram cuncta compónens: et delectábar per síngulos dies, ludens coram eo omni témpore: ludens in orbe terrárum: et delíciae meae esse cum filiis hóminum. Nunc ergo, filii, audíte me: Beáti, qui custódiunt vias meas. Audíte disciplínam, et estóte sapiéntes, et nolíte abjícere eam. Beátus homo, qui audit me et qui vígilat ad fores meas quotídie, et obsérvat ad postes óstii mei. Qui me invénerit, invéniet vitam et háuriet salútem a Dómino.

Lettura del libro della Sapienza.
Prov 8:22-35.
Il Signore mi possedette dal principio delle sue azioni, prima delle sue opere, fin d'allora. Fui stabilita dall'eternità e fin dalle origini, prima che fosse fatta la terra. Non erano ancora gli abissi e io ero già concepita; non scaturivano ancora le fonti delle acque; i monti non posavano ancora nella loro grave mole; io ero generata prima che le colline; non era ancora fatta la terra, né i fiumi, né i cardini del mondo. Quando preparava i cieli, io ero presente; quando cingeva con la volta gli abissi; quando in alto dava consistenza alle nubi e in basso dava forza alle sorgenti delle acque; quando fissava i confini dei mari e stabiliva che le acque non superassero i loro limiti; quando gettava le fondamenta della terra. Ero con Lui e mi dilettava ogni giorno e mi ricreavo in sua presenza e mi ricreavo nell'universo; e le mie delizie sono lo stare con i figli degli uomini. Dunque, o figli, ascoltatemi: Beati quelli che battono le mie vie. Udite l'insegnamento, siate saggi e non rigettatelo. Beato l'uomo che mi ascolta e veglia ogni giorno all'ingresso della mia casa, e sta attento sul limitare della mia porta. Chi troverà me, troverà la vita e riceverà la salvezza dal Signore.

GRADUALE
Benedícta et venerábilis es, Virgo María: quae sine tactu pudóris invénta es Mater Salvatóris. ℣. Virgo, Dei Génitrix, quem totus non capit orbis, in tua se clausit víscera factus homo.

Tu sei benedetta e venerabile, o Vergine Maria, che senza offesa del pudore sei diventata la Madre del Salvatore. ℣. O Vergine Madre di Dio, nel tuo seno, fattosi uomo, si rinchiuse Colui che l'universo non può contenere.

ALLELUJA
Allelúja, allelúja. ℣. Felix es, sacra Virgo María, et omni laude digníssima: quia ex te ortus est sol justítiae, Christus, Deus noster. Allelúja.

Alleluia. alleluia. ℣. Tu sei beata, o santa vergine Maria, e degnissima di ogni lode, perché da te nacque il sole di giustizia, il Cristo Dio nostro. Alleluia.

Dopo Settuagesima, omessi l'Alleluia e il suo Versetto, si dice:

TRACTUS
Gaude, María Virgo, cunctas haereses sola interemísti. ℣. Quae Gabriélis Archángeli dictis credidísti. ℣. Dum Virgo Deum et hóminem genuísti: et post partum, Virgo, invioláta permansísti. ℣. Dei Génitrix, intercéde pro nobis.

Gioisci, Maria Vergine: tu sola hai distrutte tutte le eresie. ℣. Tu che hai creduto alle parole dell'Arcangelo Gabriele. ℣. Quando Vergine generasti l'Uomo-Dio e Vergine rimanesti dopo il parto. ℣. Madre di Dio, intercedi per noi.

«La condotta di San Giuseppe, dice San Girolamo, è una testimonianza favorevole a Maria. Conoscendo la castità della sua sposa, ammira ciò che accade e nasconde sotto il velo del silenzio l'avvenimento di cui non comprende il mistero. Ben merita dunque il titolo di Giusto» (Mattutino). Un Angelo allora gli annunzia il grande mistero dell'Incarnazione: «Maria darà alla luce un Figliuolo che è frutto dello Spirito Santo».

EVANGELIUM
Sequéntia sancti Evangélii secundum Matthaeum.
Matt 1:18-21.
Cum esset desponsáta Mater Jesu Maria Joseph, ántequam convenírent, inventa est in útero habens de Spiritu Sancto. Joseph autem, vir ejus, cum esset justus et nollet eam tradúcere, vóluit occúlte dimíttere eam. Haec autem eo cogitánte, ecce, Angelus Dómini appáruit in somnis ei, dicens: Joseph, fili David, noli timére accípere Maríam cónjugem tuam: quod enim in ea natum est, de Spíritu Sancto est. Páriet autem fílium, et vocábis nomen ejus Jesum: ipse enim salvum fáciet pópulum suum a peccátis eórum.

Seguito del santo Vangelo secondo Matteo.
Matt 1:18-21.
Maria, Madre di Gesù, sposata con Giuseppe, prima di abitare con lui fu trovata incinta per virtù dello Spirito Santo. Ora, Giuseppe, suo marito, essendo giusto e non volendo esporla all'infamia, pensò di rimandarla segretamente. Mentre pensava a questo, ecco apparirgli in sogno un Angelo del Signore, che gli disse: Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, in sposa: poiché quel che è nato in Lei è opera dello Spirito Santo. Ella partorirà un figlio che chiamerai Gesù: poiché egli libererà il suo popolo dai suoi peccati.

Omelia di San Girolamo, Prete.
Libro 1 Commento al cap. 1 di Matteo.
Perché fu concepito non da una semplice vergine, ma da una sposata? Primo, perché dalla genealogia di Giuseppe si mostrasse la stirpe di Maria; secondo, perché ella non fosse lapidata dai Giudei come adultera; terzo, perché fuggitiva in Egitto avesse un sostegno. Il martire Ignazio aggiunge ancora una quarta ragione perché egli fu concepito da una sposata: Affinché, dice, il suo concepimento rimanesse celato al diavolo, che lo credé il frutto non d'una vergine, ma d'una maritata.
Prima che stessero insieme, si scoperse che stava per esser madre per opera dello Spirito Santo. Si scoperse non da altri se non da Giuseppe, al quale per la confidenza di marito non sfuggiva nulla di quanto riguardava la sua futura sposa. Dal dirsi poi: Prima che stessero insieme, non ne segue che stessero insieme dopo, perché la Scrittura constata che ciò non era avvenuto.
Or Giuseppe, marito di lei, essendo uomo giusto, e non volendo esporla all'infamia, pensò di rimandarla segretamente (Matt 1:19). Se uno si unisce a cattiva donna, diventa un solo corpo con essa, e nella legge è prescritto che non solo i rei, ma anche i complici del delitto sono colpevoli: come dunque Giuseppe, occultando il delitto della sposa, è chiamato giusto? Ma ciò è una testimonianza in favore di Maria, perché Giuseppe conoscendo la sua castità, e ammirando quanto era avvenuto, nasconde nel silenzio quello di cui non comprendeva il mistero.

Credo

OFFERTORIUM
Beáta es, Virgo María, quae ómnium portásti Creatórem: genuísti qui te fecit, et in aetérnum pérmanes Virgo.

Beata sei, o Vergine Maria, che hai portato il Creatore di tutti: hai generato chi ti ha fatta e resti Vergine in eterno.

SECRETA
Unigéniti tui, Dómine, nobis succúrrat humánitas: ut, qui natus de Vírgine, Matris integritátem non mínuit, sed sacrávit; in Desponsatiónis ejus solémniis, nostris non piáculis éxuens, oblatiónem nostram tibi fáciat accéptam Jesus Christus, Dominus noster: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Ci soccorra, o Signore, l'umanità del tuo Unigenito: affinché, Egli che nato da una Vergine non diminuì l'integrità della Madre, ma la consacrò, nella festa solenne dello sposalizio di Maria, spogliandoci delle nostre colpe, Ti renda accetta la nostra oblazione, Gesù Cristo nostro Signore: Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Si fa la commemorazione di San Giuseppe, Sposo della Beata Vergine Maria e Confessore.

Débitum tibi, Dómine, nostrae réddimus servitútis, supplíciter exorántes: ut, suffrágiis beáti Joseph, Sponsi Genitrícis Fílii tui Jesu Christi, Dómini nostri, in nobis tua múnera tueáris, ob cujus venerándam commemoratiónem laudis tibi hóstias immolámus. Per eundem Dominum nostrum Jesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Ti rendiamo, o Signore, il doveroso omaggio della nostra sudditanza, prengandoTi supplichevolmente, di custodire in noi i tuoi doni per intercessione del beato Giuseppe, Sposo della Madre del Figlio Tuo Gesù Cristo, nostro Signore, nella cui veneranda commemorazione Ti presentiamo appunto queste ostie di lode. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRAEFATIO DE BEATA MARIA VIRGINE
Vere dignum et justum est, aequum et salutáre, nos tibi semper et ubique grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, aetérne Deus: Et te in Desponsatióne beátae Maríae semper Vírginis collaudáre, benedícere et praedicáre. Quae et Unigénitum tuum Sancti Spíritus obumbratióne concépit: et, virginitátis glória permanénte, lumen aetérnum mundo effúdit, Jesum Christum, Dóminum nostrum. Per quem majestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admitti jubeas, deprecámur, súpplici confessióne dicéntes: Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus, Deus Sábaoth. Pleni sunt coeli et terra glória tua. Hosánna in excélsis. Benedíctus, qui venit in nómine Dómini. Hosánna in excélsis.

È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Te, nello Sposalizio della Beata sempre Vergine Maria, lodiamo, benediciamo ed esaltiamo. La quale concepì il tuo Unigenito per opera dello Spirito Santo e, conservando la gloria della verginità, generò al mondo la luce eterna, Gesù Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui, la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù celesti e i beati Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo: Santo, Santo, Santo il Signore Dio degli eserciti. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli.

COMMUNIO
Beáta víscera Maríae Vírginis, quae portavérunt aetérni Patris Fílium.

Beate le viscere di Maria Vergine, che portarono il Figlio dell'eterno Padre.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Súmpsimus, Dómine, celebritátis ánnuae votíva sacraménta: praesta, quaesumus; ut et temporális vitae nobis remédia praebeant et aetérnae. Per Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Abbiamo ricevuto, o Signore, i sacramenti destinati a celebrare la votiva solennità: fa', Te ne preghiamo, che ci procurino i rimedi temporali e quelli della vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Si fa la commemorazione di San Giuseppe, Sposo della Beata Vergine Maria e Confessore.

Orémus.
Adésto nobis, quaesumus, miséricors Deus: et, intercedénte pro nobis beáto Joseph Confessóre, tua circa nos propitiátus dona custódi. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Assistici, Te ne preghiamo, o Dio misericordioso: e, intercedendo per noi il beato Giuseppe Confessore, propizio custodisci in noi i tuoi doni. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.