mercoledì 2 gennaio 2019

Santissimo Nome di Nostro Signore Gesù Cristo

Questa festa si celebra la Domenica tra la Circoncisione e l'Epifania di Nostro Signore Gesù Cristo, oppure, se non occorra la Domenica, il giorno 2 gennaio.

Doppio di II classe.
Paramenti bianchi.

Dopo averci manifestato l'Incarnazione del Figlio di Dio, la Santa Chiesa ci rivela tutta la grandezza del suo Santissimo Nome.
Durante il rito della Circoncisione i Giudei davano un nome ai bambini. Così la Santa Chiesa usa lo stesso Evangelium del giorno della Circoncisione, insistendo sulla seconda parte, che dice: «il Bambino fu chiamato Gesù» (Evangelium) «come Dio aveva ordinato che si chiamasse» (Oratio, cfr. Luc 1:31; Matt 1:20). Questo nome significa Iddio Salvatore, Salvatore unico ed universale, poiché spettava a Nostro Signore Gesù Cristo di salvarci: «nessun altro nome è stato dato dagli uomini con il quale noi dovessimo essere salvati» (Epistola). Questo è l'annunzio degli Apostoli, questa la fede per cui versarono il sangue i Martiri e lottarono i Confessori.
La devozione a questo Santissimo Nome, cui persino i demoni sono costretti a piegare le ginocchia, ha il suo principale codificatore nel mellifluo San Bernardo da Chiaravalle e i suoi più ferventi propagatori in due glorie dell'Ordine dei Minori quali San Bernardino da Siena e San Giovanni da Capestrano. Già nel 1530, tale festa si celebrava solo nell'ordine di San Francesco per concessione di papa Clemente VII. Nel 1721 la Santa Chiesa, retta da papa Innocenzo XIII, estese al mondo intero questa solennità.
Se vogliamo «rallegrarci di vedere i nostri nomi scritti con quello di Gesù in cielo» (Postcommunio), abbiamolo spesso sulle nostre labbra quaggiù. Venti giorni d'indulgenza sono accordati a quelli che curvano il capo con rispetto pronunciando o ascoltando i Santissimi Nomi di Gesù e di Maria, e papa San Pio X ha concesso 300 giorni a quelli che li invocheranno piamente con le labbra o almeno con il cuore.

Sermone di San Bernardo, Abate.
Sermone 15 sulla Cantica, verso la metà.
Non senza motivo lo Spirito Santo rassomiglia il nome dello Sposo all'olio, ed ispira alla sposa di gridare allo Sposo: Un olio sparso è il tuo nome (Cant 1:2). L'olio infatti illumina, nutrisce e unge. Alimenta il fuoco, nutrisce il corpo, lenisce il dolore; è luce, cibo, medicina. Osserva ora lo stesso anche nel nome dello Sposo: Illumina predicato, pasce meditato, lenisce e unge invocato. Esaminiamo ciascuna di queste qualità. Donde credi (esser sorta) sì grande e così repentina luce di fede in tutto il mondo, se non dalla predicazione del nome di Gesù? Non è forse per la luce di questo nome che Dio ci chiamò all'ammirabile sua luce, onde illuminati e vedendo in questa luce un'altra luce, meritatamente Paolo ci dice: Foste una volta tenebre, ma ora siete luce nel Signore (Eph 5:8)?
Infine lo stesso Apostolo ricevé ordine di portare questo nome dinanzi ai re, ai Gentili, e ai figli d'Israele; e portava il nome come un lume, ne illuminava la sua patria e gridava dappertutto: La notte è inoltrata, e il giorno si avvicina. Gettiamo via dunque le opere delle tenebre, e indossiamo le armi della luce: camminiamo onestamente, come in pieno giorno (Rom 13:12). E mostrava a tutti la lucerna sul candelabro, annunziando in ogni luogo Gesù, e questi crocifisso. Come questa luce risplendé ed abbagliò gli occhi di tutti i riguardanti allorché, uscendo dalla bocca di Pietro come folgore, si consolidarono le piante e le caviglie d'uno storpio e illuminò molti ciechi spiritualmente? Non gettò forse delle fiamme allorché disse: In nome di Gesù Nazareno alzati e cammina (Act 3:6)?
Né solo è luce il nome di Gesù, ma anche cibo. Non ti senti forse confortato ogni qual volta lo ricordi? Che c'è che com'esso nutrisca lo spirito di chi lo pensa? Che c'è che colmi così i cuori agitati, rinvigorisca le virtù, sviluppi le abitudini buone e oneste e nutrisca i casti affetti? Arido è ogni cibo dell'anima, se non è cosparso di questo olio; è insipido, se non è condito con questo sale. Se scrivi, non mi sa di niente, se non vi leggerò Gesù. Se disputi, o tieni conferenza non mi piace, se non vi sentirò Gesù. Gesù è miele alla bocca, melodia all'orecchio, giubilo al cuore. Ma è anche medicina. Uno di voi è afflitto? Venga nel suo cuore Gesù, e di lì salga alla sua bocca, Ed ecco al sorgere della luce di questo nome, svanisce ogni nebbia, torna il sereno. Cade uno in peccato? Corre anzi disperato al laccio di morte? Non è forse vero che, se invocherà questo nome, comincerà subito a respirare e a vivere?




INTROITUS
Phil 2:10-11. In nómine Jesu omne genu flectátur, coeléstium, terréstrium et infernórum: et omnis lingua confiteátur, quia Dóminus Jesus Christus in glória est Dei Patris. Ps 8:2. Dómine, Dóminus noster, quam admirábile est nomen tuum in univérsa terra! ℣. Glória Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto. ℞. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, et in saecula saeculórum. Amen. In nómine Jesu omne genu flectátur, coeléstium, terréstrium et infernórum: et omnis lingua confiteátur, quia Dóminus Jesus Christus in glória est Dei Patris.

Phil 2:10-11. Nel Nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, in cielo, sulla terra e nell'inferno, e ogni lingua confessi che il Signore Gesù Cristo regna nella gloria di Dio Padre. Ps 8:2. Signore, Signore nostro, quant'è ammirabile il Nome tuo su tutta la terra! ℣. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. ℞. Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Nel Nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, in cielo, sulla terra e nell'inferno, e ogni lingua confessi che il Signore Gesù Cristo regna nella gloria di Dio Padre.

Gloria

ORATIO
Orémus.
Deus, qui unigénitum Fílium tuum constituísti humáni géneris Salvatórem, et Jesum vocári jussísti: concéde propítius; ut, cujus sanctum nomen venerámur in terris, ejus quoque aspéctu perfruámur in coelis. Per eundem Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, che l'Unigenito tuo Figlio hai costituito Salvatore del genere umano, e hai voluto chiamarlo Gesù, concedici propizio di poterci beare in cielo della vista di Colui di cui sulla terra veneriamo il santo Nome. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Actuum Apostolorum.
Act 4:8-12.
In diébus illis: Petrus, replétus Spíritu Sancto, dixit: Príncipes pópuli et senióres, audíte: Si nos hódie dijudicámur in benefácto hóminis infírmi, in quo iste salvus factus est, notum sit ómnibus vobis et omni plebi Israël: quia in nómine Dómini nostri Jesu Christi Nazaréni, quem vos crucifixístis, quem Deus suscitávit a mórtuis, in hoc iste astat coram vobis sanus. Hic est lapis, qui reprobátus est a vobis aedificántibus: qui factus est in caput ánguli: et non est in alio áliquo salus. Nec enim aliud nomen est sub coelo datum homínibus, in quo opórteat nos salvos fíeri.

Lettura degli Atti degli Apostoli.
Act 4:8-12.
In quei giorni, Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro: Capi del popolo e anziani, ascoltate: Giacché oggi siamo interrogati sul bene fatto ad un uomo ammalato, per sapere in qual modo sia stato risanato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo di Israele, che in virtù del Nome del Signore nostro Gesù Cristo Nazareno, che voi crocifiggeste e Iddio risuscitò dai morti, costui sta ora qui sano alla vostra presenza. Questa è la pietra rigettata da voi, costruttori, la quale è divenuta testata d'angolo. Né c'è salvezza in alcun altro. Poiché non vi è sotto il cielo altro nome dato agli uomini mercé il quale possiamo salvarci.

GRADUALE
Ps 105:47. Salvos fac nos, Dómine, Deus noster, et cóngrega nos de natiónibus: ut confiteámur nómini sancto tuo, et gloriémur in glória tua. Is 63:16. ℣. Tu, Dómine, Pater noster et Redémptor noster: a saeculo nomen tuum.

Ps 105:47. Salvaci, o Signore, Dio nostro, e raccoglici di mezzo alle nazioni: affinché celebriamo il tuo santo Nome e ci gloriamo della tua gloria. Is 63:16. ℣. Tu, o Signore, Padre nostro e Redentore nostro: dall'eternità è il tuo Nome.

ALLELUJA
Allelúja, allelúja. Ps 144:21. ℣. Laudem Dómini loquétur os meum, et benedícat omnis caro nomen sanctum ejus. Alleluja.

Alleluia, alleluia. Ps 144:21. ℣. La mia bocca annunzierà la lode del Signore: e ogni vivente benedirà il suo santo Nome. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 2:21.
In illo témpore: Postquam consummáti sunt dies octo, ut circumciderétur Puer: vocátum est nomen ejus Jesus, quod vocátum est ab Angelo, priúsquam in útero conciperétur.

Seguito del santo Vangelo secondo Luca.
Luc 2:21.
In quel tempo, passati gli otto giorni, il bambino doveva essere circonciso, e gli fu posto il nome Gesù: come era stato indicato dall'Angelo prima di essere concepito.

Omelia di San Bernardo, Abate.
Sermone 1 sulla Circoncisione.
Grande e mirabile mistero! Si circoncide il bambino, ed è chiamato Gesù. Che vuol dire questo riavvicinamento? La circoncisione, infatti, sembra fatta più per chi deve essere salvato che per il Salvatore; e il Salvatore deve piuttosto circoncidere che essere circonciso. Ma riconosci in ciò il mediatore fra Dio e gli uomini, il quale fin dai primi giorni della sua infanzia riavvicina le cose umane alle divine, le più basse alle più alte. Nasce da una donna, ma in tal guisa che il frutto della fecondità non le faccia perdere il fiore della verginità. Viene involto in fasce; ma le stesse fasce vengono onorate da canti angelici. È nascosto in una mangiatoia; ma è annunziato da una stella che splende nel cielo. Così anche la circoncisione prova la verità dell'assunta umanità; e il nome, che è sopra ogni altro nome, indica la gloria della sua maestà. È circonciso come vero figlio di Abramo; ed è chiamato Gesù come vero Figlio di Dio.
Difatti questo mio Gesù non porta un nome vuoto e vano come gli altri che lo portarono per l'innanzi: non è in lui l'ombra d'un gran nome, ma la verità. Poiché l'Evangelista attesta che gli fu posto un nome dal cielo, come l'aveva chiamato l'Angelo prima che fosse concepito nel seno materno. E fa attenzione alla profondità di queste parole: Dopo che nacque Gesù. Vien chiamato dagli uomini Gesù, lui che era stato chiamato così dall'Angelo prima che fosse concepito nel seno. Poiché egli è insieme Salvatore dell'Angelo e dell'uomo; ma dell'uomo dall'incarnazione, dell'Angelo fin dal principio della sua creazione. Gli fu posto, dice, il nome di Gesù, com'era stato chiamato dall'Angelo. Ogni parola si decide sulla deposizione di due o tre testimoni (Deut 18:15); e questa stessa parola, abbreviata nel Profeta, si legge più chiaramente nel Vangelo che ci mostra il Verbo fatto uomo.
Sermone 2 sulla Circoncisione.
Ben a ragione adunque, il bambino, ch'è nato per noi, è chiamato Salvatore alla sua circoncisione; perché allora effettivamente egli comincia l'opera della nostra salvezza, versando per noi il suo sangue immacolato. I Cristiani non devono più dunque cercare perché Cristo Signore volle essere circonciso. Egli volle essere circonciso per lo stesso motivo per cui nacque e per cui patì. Niente di tutto ciò fece per sé, ma tutto per gli eletti. Egli non fu generato nel peccato, non fu circonciso per essere guarito dal peccato, né morì per il suo peccato, ma per i delitti nostri. Com'era stato, dice, chiamato dall'Angelo prima che fosse concepito (Luc 2:21). È chiamato (con questo nome), non imposto: perché esso gli appartiene dall'eternità. L'ha dalla propria natura d'essere Salvatore: questo nome gli è innato, non imposto da creatura umana o angelica.

Credo

OFFERTORIUM
Ps 85:12; 85:5. Confitébor tibi, Dómine, Deus meus, in toto corde meo, et glorificábo nomen tuum in aetérnum: quóniam tu, Dómine, suávis et mitis es: et multae misericórdiae ómnibus invocántibus te, allelúja.

Ps 85:12; 85:5. Confesserò Te, o Signore, Dio mio, con tutto il mio cuore, e glorificherò il tuo Nome in eterno: poiché Tu, o Signore, sei soave e mite: e misericordiosissimo verso quanti Ti invocano, alleluia.

SECRETA
Benedíctio tua, clementíssime Deus, qua omnis viget creatúra, sanctíficet, quaesumus, hoc sacrifícium nostrum, quod ad glóriam nóminis Fílii tui, Dómini nostri Jesu Christi, offérimus tibi: ut majestáti tuae placére possit ad laudem, et nobis profícere ad salútem. Per eundem Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

O clementissimo Iddio, la tua benedizione, che dà vita ad ogni creatura, santifichi, Te ne preghiamo, questo nostro sacrificio, che Ti offriamo a gloria del Nome del Figlio tuo e Signore nostro Gesù Cristo: affinché torni gradito e di lode alla tua maestà e profittevole alla nostra salvezza. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRAEFATIO DE NATIVITATE DOMINI
Vere dignum et justum est, aequum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, aetérne Deus: Quia per incarnáti Verbi mystérium nova mentis nostrae óculis lux tuae claritátis infúlsit: ut, dum visibíliter Deum cognóscimus, per hunc in invisibílium amorem rapiámur. Et ideo cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus cumque omni milítia coeléstis exércitus hymnum glóriae tuae cánimus, sine fine dicentes: Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus, Deus Sábaoth. Pleni sunt coeli et terra glória tua. Hosánna in excélsis. Benedíctus, qui venit in nómine Dómini. Hosánna in excélsis.

È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Poiché mediante il mistero del Verbo incarnato rifulse alla nostra mente un nuovo raggio del tuo splendore, così che mentre visibilmente conosciamo Dio, per esso veniamo rapiti all'amore delle cose invisibili. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell'esercito celeste, cantiamo l'inno della tua gloria, dicendo senza fine: Santo, Santo, Santo il Signore Dio degli eserciti. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli.

COMMUNIO
Ps 85:9-10. Omnes gentes, quascúmque fecísti, vénient et adorábunt coram te, Dómine, et glorificábunt nomen tuum: quóniam magnus es tu et fáciens mirabília: tu es Deus solus, allelúja.

Ps 85:9-10. Tutte le genti che Tu hai fatto, o Signore, verranno e Ti adoreranno, e glorificheranno il tuo Nome: poiché grande Tu sei e fai meraviglie: Tu solo sei Dio, alleluia.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Omnípotens aetérne Deus, qui creásti et redemísti nos, réspice propítius vota nostra: et sacrifícium salutáris hóstiae, quod in honórem nóminis Fílii tui, Dómini nostri Jesu Christi, majestáti tuae obtúlimus, plácido et benígno vultu suscípere dignéris; ut grátia tua nobis infúsa, sub glorióso nómine Jesu, aetérnae praedestinatiónis titulo gaudeámus nómina nostra scripta esse in coelis. Per eundem Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Onnipotente eterno Iddio, che ci hai creati e redenti, guarda propizio i nostri voti: e degnati di ricevere benignamente il sacrificio della Vittima salutare che offrimmo alla tua maestà in onore del Nome del tuo Figlio, Gesù Cristo, nostro Signore; affinché, per la tua grazia, in virtù del glorioso Nome di Gesù, godiamo di vedere i nostri nomi scritti in cielo in eterno. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.