venerdì 21 dicembre 2018

Venerdì delle Quattro Tempora di Avvento

Stazione ai Santi Dodici Apostoli.
Semidoppio.
Paramenti violacei.

La Santa Messa di oggi riassume perfettamente tutto lo spirito dell'Avvento, che è come il primo atto del dramma grandioso dell'Incarnazione. Si potrebbe intitolarlo «l'Attesa del Cristo», e rappresentarlo in un trittico. A sinistra, i Profeti e in particolare Isaia, che scrutano l'orizzonte e ci annunciano la venuta del Cristo (Epistola), il Sole di Giustizia; a destra, San Giovanni il Precursore che, fin dal seno della madre saluta Nostro Signore Gesù Cristo (Evangelium), e, amico dello Sposo, lo presenta come Messia alla Sposa che è la Santa Chiesa; nel quadro centrale la Beata Vergine Maria, nel suo primo e secondo mistero gaudioso, l'Annunciazione e la Visitazione, di cui parlano l'Evangelium di Mercoledì e di Venerdì delle Quattro Tempora.
La Stazione si tiene nella Basilica dei Santi Dodici Apostoli, dove sono conservate le reliquie dei Santi Filippo e Giacomo il Minore.


Domenico Bigordi detto il Ghirlandaio, La Visitazione, Cappella Tornabuoni, Santa Maria Novella, Firenze (Toscana), 1485-1490.


INTROITUS
Ps 118:151-152. Prope es tu, Dómine, et omnes viae tuae véritas: inítio cognóvi de testimóniis tuis, quia in aetérnum tu es. Ps 118:1. Beati immaculáti in via: qui ámbulant in lege Dómini. ℣. Glória Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto. ℞. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, et in saecula saeculórum. Amen. Prope es tu, Dómine, et omnes viae tuae véritas: inítio cognóvi de testimóniis tuis, quia in aetérnum tu es.

Ps 118:151-152. Tu, o Signore, mi sei vicino, e tutti i tuoi comandi sono sinceri: fin da principio io conobbi dai tuoi precetti, che Tu sei in eterno. Ps 118:1. Beati quelli che procedono senza macchia e camminano nella legge del Signore. ℣. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. ℞. Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Tu, o Signore, mi sei vicino, e tutti i tuoi comandi sono sinceri: fin da principio io conobbi dai tuoi precetti, che Tu sei in eterno.

Nella sua potenza Nostro Signore Gesù Cristo viene a proteggerci contro gli assalti del demonio.

ORATIO
Orémus.
Excita, quaesumus, Dómine, poténtiam tuam, et veni: ut hi, qui in tua pietáte confídunt, ab omni cítius adversitáte liberéntur: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Signore, te ne preghiamo, suscita la tua potenza, e vieni perché siano tosto liberati da ogni avversità coloro che confidano nella tua bontà: Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Isaíae Prophétae.
Is 11:1-5.
Haec dicit Dóminus Deus: Egrediétur virga de radíce Jesse, et flos de radíce ejus ascéndet. Et requiéscet super eum spíritus Dómini: spíritus sapiéntiae et intelléctus, spíritus consílii et fortitúdinis, spíritus sciéntiae et pietátis; et replébit eum spíritus timóris Dómini. Non secundum visiónem oculórum judicábit: neque secúndum audítum áurium árguet: sed judicábit in justítia páuperes, et árguet in aequitáte pro mansuétis terrae: et percútiet terram virga oris sui, et spíritu labiórum suórum interfíciet ímpium. Et erit justítia cíngulum lumbórum ejus: et fides cinctórium renum ejus.

Lettura del Profeta Isaia.
Is 11:1-5.
Queste cose dice il Signore Iddio: Un germoglio spunterà dalla radice di Iesse, e un fiore si eleverà dalla sua radice. E sopra di lui riposerà lo Spirito del Signore: spirito di sapienza e d'intelletto, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di scienza e di pietà; e lo riempirà lo spirito del timor del Signore. Egli non giudicherà secondo quello che apparisce agli occhi, né condannerà secondo quello che si sente cogli orecchi; ma giudicherà con giustizia i poveri, e prenderà le giuste difese degli umili della terra; e percuoterà la terra colla verga della sua bocca, col soffio delle sue labbra farà morire l'empio. La giustizia cingerà i suoi lombi, e la fede fascerà i suoi fianchi.

GRADUALE
Ps 84:8; 84:2. Osténde nobis, Dómine, misericórdiam tuam: et salutáre tuum da nobis. ℣. Benedixísti, Dómine, terram tuam: avertísti captivitátem Jacob.

Ps 84:8; 84:2. Signore, mostraci la tua misericordia e concedici la tua salvezza. ℣. O Signore, hai benedetto la tua terra; hai liberato Giacobbe dalla schiavitù.

«L'asprezza delle montagne, dice Sant'Ambrogio, non arresta lo slancio di zelo della Vergine, la lunghezza del cammino non la scoraggia nella sua premura di rendere servizio. Bisogna notare con cura che qui è il superiore che viene all'inferiore, perché l'inferiore sia soccorso. Maria viene presso Elisabetta, e il Cristo a Giovanni» (Mattutino).

EVANGELIUM
Sequéntia sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 1:39-47.
In illo tempore: Exsúrgens María ábiit in montána cum festinatióne in civitátem Juda: et intrávit in domum Zacharíae, et salutávit Elísabeth. Et factum est, ut audivit salutatiónem Maríae Elísabeth, exsultávit infans in útero ejus: et repléta est Spíritu Sancto Elísabeth, et exclamávit voce magna, et dixit: Benedícta tu inter mulíeres, et benedíctus fructus ventris tui. Et unde hoc mihi, ut véniat Mater Dómini mei ad me? Ecce enim, ut facta est vox salutatiónis tuae in áuribus meis, exsultávit in gáudio infans in útero meo. Et beáta, quae credidísti, quóniam perficiéntur ea, quae dicta sunt tibi a Dómino. Et ait María: Magníficat anima mea Dóminum: et exsultávit spíritus meus in Deo, salutári meo.

Seguito del santo Vangelo secondo Luca.
Luc 1:39-47.
In quel tempo, partitasi Maria, andò in fretta in una città della Giudea sulle montagne, ed entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. Ed avvenne che, appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino le esultò nel seno; ed Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo, ed esclamò ad alta voce: Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno. E donde a me la grazia che venga a visitarmi la Madre del mio Signore? Ecco, infatti, appena il suono del tuo saluto mi è giunto all'orecchio, il bambino ha trasalito di giubilo nel mio seno. E tu beata che hai creduto, perché s'adempiranno le cose a te predette dal Signore. E Maria disse: L'anima mia magnifica il Signore; ed il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore.

Omelia di Sant'Ambrogio, Vescovo.
Libro 2 su Luca, cap. 1, dopo il principio.
È giusto che chi vuol esser creduto cominci a provare che egli è degno di fede. Ond'è che l'Angelo, nell'annunziare alla Vergine Maria il gran mistero, le dice, per convincerla, che una donna sterile e anziana è divenuta madre: per mostrarle così che a Dio è possibile tutto ciò che gli piace. Appena Maria ebbe ciò udito, non già che non credesse all'oracolo, o dubitasse del nunzio, o che esitasse intorno all'esempio, ma lieta per il compimento dei voti (della cugina), volendo compiere un pio dovere, si diresse in fretta e festante verso una regione montuosa. Già piena di Dio, dove se non verso regioni più alte doveva muoversi in fretta? La grazia dello Spirito Santo non conosce indugi (in ciò che ispira).
Imparate voi pure, o sante donne, con quale sollecitudine dovete assistere le vostre congiunte prossime ad essere madri. Maria, che prima viveva sola nell'interno della sua casa, ora non il pudore di vergine la trattiene più dal comparire in pubblico, non l'asprezza dei monti arresta il suo zelo, non la lunghezza del viaggio la scoraggia dal rendere il suo servizio. La Vergine, lasciata la sua casa, si diresse in fretta verso una regione montuosa, preoccupata la Vergine del suo dovere, senza pensare alle difficoltà, ascoltando la (sua) carità piuttosto che la debolezza del (suo) sesso. Imparate, o vergini, a non gironzolare per le case altrui, a non fermarvi nelle piazze, a non prender parte a nessun trattenimento pubblico. Maria, lenta a uscir di casa, sollecita quand'è fuori, restò tre mesi con sua cugina.
Avete appreso, o vergini, il pudore di Maria: apprendetene ora l'umiltà. Una parente va dalla parente, la più giovane alla più anziana: né va soltanto, ma è la prima a salutare. Poiché conviene che una vergine, quanto più casta, tanto più sia umile. Che sappia essere deferente verso gli anziani. Che chi fa professione di castità, insegni l'umiltà. (Il suo viaggio) è anche un effetto della sua pietà, è una norma per nostra istruzione. È da rilevare infatti qui, che è il superiore che va all'inferiore, perché l'inferiore sia soccorso: Maria ad Elisabetta, Cristo a Giovanni.

OFFERTORIUM
Ps 84:7-8. Deus, tu convérsus vivificábis nos, et plebs tua laetábitur in te: osténde nobis, Dómine, misericórdiam tuam, et salutáre tuum da nobis.

Ps 84:7-8. O Dio, Tu rivolgendoti a noi ci darai la vita, e il tuo popolo si rallegrerà in te. Mostraci, o Signore, la tua misericordia, e donaci la tua salvezza.

SECRETA
Munéribus nostris, quaesumus, Dómine, precibúsque suscéptis: et coeléstibus nos munda mystériis, et cleménter exáudi. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

O Signore, accolte queste nostre offerte e preghiere, purificaci, te ne preghiamo, con i celesti misteri e benigno ascoltaci. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRAEFATIO COMMUNIS
Vere dignum et justum est, aequum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias agere: Dómine sancte, Pater omnípotens, aetérne Deus: per Christum, Dóminum nostrum. Per quem majestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admitti jubeas, deprecámur, súpplici confessione dicéntes: Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus, Deus Sábaoth. Pleni sunt coeli et terra glória tua. Hosánna in excélsis. Benedíctus, qui venit in nómine Dómini. Hosánna in excélsis.

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e dovunque a Te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, le Dominazioni Ti adorano, le Potenze Ti venerano con tremore. A Te inneggiano i Cieli, gli Spiriti celesti e i Serafini, uniti in eterna esultanza. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre umili voci nell'inno di lode: Santo, Santo, Santo il Signore Dio degli eserciti. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli.

COMMUNIO
Zach 14:5-6. Ecce, Dóminus véniet et omnes Sancti ejus cum eo: et erit in die illa lux magna.

Zach 14:5-6. Ecco, il Signore verrà e con lui tutti i suoi Santi; ed in quel giorno vi sarà gran luce.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Tui nos, Dómine, sacraménti libátio sancta restáuret: et a vetustáte purgátos, in mystérii salutáris fáciat transíre consórtium. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Signore, ci ristori questa sacra partecipazione al tuo Sacramento; e, purificatici dall'uomo vecchio, ci renda partecipi di questo mistero di salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.